Secondo un sondaggio del 2017 condotto dal Reuters Institute di Oxford, il 48% degli intervistati ha dichiarato di non seguire più le notizie perché hanno un impatto negativo sul loro umore, il 37% sostiene di non fidarsi più delle notizie, mentre il 28% sente di non poter fare nulla a proposito dei problemi di cui parlano le notizie…
E’ una delle conseguenze del modo di fare informazione oggi e che stanno danneggiando l’industria dell’informazione.
Un’altra grave conseguenza è la perdita di credibilità verso la professione giornalistica (37% delle risposte del campione dell’indagine Reuters), e confermata da un altro sondaggio che viene condotto ogni anno dall’Università di Aarhus in Danimarca sulla la fiducia del pubblico nelle diverse professioni: quella del giornalista è in fondo alla scala insieme ai tassisti, gli agenti immobiliari, i venditori di auto e i politici (fonte Constructive Institute).
Non è un problema solo nord-europeo. Anche negli Stati Uniti secondo un sondaggio Gallup del 2016 sulla fiducia nelle istituzioni, gli Americani non sentono di poter confidare nel sistema dei media…
Iscriverti alla nostra Newsletter ti darà l’opportunità di ricevere contenuti esclusivi pensati per te, comunicazioni, segnalazioni di eventi e indicazioni su come tornare ad avere un buon rapporto con l’informazione.
Fondatore e presidente dell’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, è impegnato sin dal 2001 per contrastare l’enorme mole di notizie negative. Ha fondato BuoneNotizie.it, testata premiata da Apple, la Presidenza della Repubblica e molti altri, e maturato esperienze in RCS e IlSole24ORE.