Redazione
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Sono aperte fino al 18 aprile le iscrizioni alla nuova edizione del programma formativo biennale per futuri giornalisti costruttivi, ideato dall’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo. Si tratta di un percorso didattico interamente online per aspiranti giornalisti pubblicisti che desiderino formarsi per portare nelle piccole e medie redazioni, o nei propri progetti editoriali, un approccio informativo più orientato a raccontare le soluzioni ai problemi, piuttosto che focalizzarsi solo sui problemi, come fanno i grandi media.
Una nuova leva di giornalisti, già selezionati tra i migliori corsisti delle edizioni precedenti, stanno intanto già collaborando con le testate partner del progetto formativo o con altri editori, impegnandosi a portare i propri contenuti costruttivi nelle rispettive redazioni, grazie alle competenze acquisite nei due anni di percorso.
Il nuovo programma didattico biennale, basato su tre importanti pilastri, teoria, pratica e tutoraggio, garantisce un approccio concreto alla formazione e all’acquisizione delle competenze dei nostri corsisti. Laddove gli altri corsi falliscono, limitandosi solo ad erogare nozioni teoriche senza offrire poter mettere in pratica ciò che si è appreso, il nostro programma di 28 corsi per diventare giornalisti costruttivi offre anche un laboratorio di giornalismo dove scrivere e pubblicare i propri articoli remunerati, con la supervisione di tutor iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Per questo lo abbiamo chiamato “percorso”.
L’ispirazione per questo percorso è nata dalla prima Global Constructive Conference del 2017, organizzata dal Constructive Institute presso l’Università di Aahrus in Danimarca, con l’ambizioso proposito di migliorare il giornalismo, afflitto in tutto il mondo da una distorsione del mercato che vede primeggiare soltanto notizie negative che, inevitabilmente, danno una percezione della realtà spesso errata (come dimostra questa ricerca di Ipsos).
Solo tre anni dopo, l’idea di realizzare un percorso formativo per dare vita a una nuova era del giornalismo partendo proprio dagli aspiranti giornalisti si è concretizzata anche in Italia, grazie all’entusiasmo dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia che ha accolto e sposato lo spirito con cui Silvio Malvolti, fondatore dell’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, ha proposto questa iniziativa formativa nel marzo 2018, lanciando ufficialmente la prima edizione nel 2020.
Da allora, un susseguirsi di iniziative hanno consentito al percorso formativo di farsi conoscere in diverse regioni italiane, come il Festival del Giornalismo di Ronchi dei Legionari per ben due edizioni, che si tiene ogni anno in Friuli tra giugno e luglio, assegnando alcune borse di studio per la frequenza dei corsi. Il Glocal Festival di Varese ci ha ospitato per raccontare a giornalisti e non l’impatto che hanno le notizie su di noi e come il giornalismo costruttivo può contribuire a rendere migliori le nostre notizie.
Anche le aule dell’Università IULM di Milano e della Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, ci hanno consentito di far conoscere l’approccio costruttivo in occasione delle giornate dedicate alla formazione continua per i giornalisti, mentre all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese e Como abbiamo mostrato agli studenti della facoltà di Scienze della comunicazione perché è importante aggiungere alle proprie competenze una dieta mediatica meno catastrofista di quella che siamo costretti a digerire quotidianamente.
Il giornalismo costruttivo propone un modo nuovo di spiegare i grandi problemi che affliggono la nostra società, fornendo però anche possibili soluzioni che hanno funzionato in situazioni simili nel passato, o su cui si sta lavorando per risolvere i problemi o ridurne l’impatto. L’obiettivo è contribuire a costruire un’informazione più oggettiva grazie a un approccio più propositivo e meno catastrofico e sensazionalista, al quale ci siamo purtroppo abituati e assuefatti, come testimoniano le parole di Alessandro Galimberti, presidente dell’OdG Lombardia dal 2017 al 2021 e giornalista presso IlSole24ORE, tra i primi sostenitori del nostro progetto formativo, di Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia e autore del libro “La penisole che non c’è”, che testimonia come la realtà percepita dai media non corrisponde alla realtà…
Al piano didattico si è aggiunto fin dall’inizio il laboratorio di giornalismo, fondamentale per il consolidamento delle nozioni acquisite dai corsisti, da cui è nata la testata trimestrale “WhatNow – Le soluzioni oltre il problema”, il cui nome richiama la sesta W del giornalismo costruttivo. Come si insegna in tutte le scuole di giornalismo, dopo aver risposto alle famose cinque domande (le 5W: what, when, who, where, why… ovvero cosa, dove, chi, quando e perché è avvenuto un fatto) la sesta è domanda è What now? E ora? Cosa possiamo fare al riguardo? Cosa stiamo facendo? Sta funzionando? Da qui le risposte ai grandi problemi, come i cambiamenti climatici, i grandi conflitti, arricchiti da storie di progresso sociale e ambientale, reportage indipendenti con un focus sulle soluzioni.
Nel laboratorio di giornalismo, anche la testata online BuoneNotizie.it, primo partner editoriale del programma formativo, ospita i contenuti dei corsisti consentendo loro di fare pratica con il supporto dei tutor e gli altri giornalisti della redazione (se sei un giornalista, puoi candidarti qui per diventare uno dei nostri tutor). Qui si fa la gavetta, come si suol dire, da usare come trampolino di lancio per avviare collaborazioni con altri editori partner, che hanno scelto di adottare un approccio costruttivo e preferiscono selezionare nuovi redattori tra coloro che hanno investito nella formazione, piuttosto che inviare soltanto curriculum.
Dopo il periodo di formazione su BuoneNotizie.it, alcuni partecipanti scelgono invece di intraprendere propri progetti editoriali sfruttando le competenze acquisite, costruendosi un proprio blog e un piano editoriale sui canali social più adatti ai loro contenuti, superando in anticipo gli ostacoli tipici dei giornalisti free lance e padroneggiando la capacità di attrarre lettori, committenti e lavori adatti alle proprie attitudini e conoscenze.
È il nostro modo di dare un contributo al giornalismo, trasformando il mondo dell’informazione e la percezione della realtà grazie a un giornalismo più costruttivo, un ideale molto ambizioso ma, come si dice… l’elefante si mangia un pezzettino alla volta.
Le iscrizioni alla 19a edizione saranno aperte fino a lunedì 18 aprile: qui tutti i dettagli del percorso e il piano didattico, i nostri docenti, e le indicazioni per candidarsi.
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