Redazione
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Nel 2017, durante le elezioni americane, il termine fake news è stato protagonista a tal punto che il Collins Dictionary ha eletto queste due parole come le parole dell’anno. L’arrivo di Donald Trump sulla scena politica ha seriamente minato la fiducia nei giornalisti. Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia, è tra coloro che ha preso seriamente il fenomeno delle fake news decidendo di lanciare un progetto di giornalismo collaborativo: WikiTribune.
Interessante, a questo proposito, l’idea che Wales ha delle fake news.
«Non è un termine che amo utilizzare perché il Presidente Trump ne ha confuso il significato – afferma Wales in una recente intervista – Per lui le fake news sono tutte le notizie che non gli piacciono o che considera contro di lui. Credo che, in realtà, esista un fenomeno delle fake news che vada ben oltre la bassa qualità del giornalismo a caccia di click. Sono le vere e proprio cavolate che si scrivono».
A detta di Wales, che in questi mesi è impegnato al lancio di WikiTribune, il coinvolgimento della comunità è il modo migliore per combattere le fake news dilaganti. Il concetto è quello di educare il lettore a riconoscere le fake news, andare alla fonte ed evitare, così, la diffusione di una cattiva informazione.
Il problema maggiore nasce in seno ai social media e Facebook in particolare.
«Le persone che non sono consumatori attenti di notizie si lasciano influenzare da titoli eccitanti o allarmanti e scelgono di condividerli con amici che a loro volta li condividono con altri e così via».
L’informazione è in una profonda crisi, ma occorre trovare il modo di salvarla. Questo è il messaggio di Jimmy Wales. Per alcuni una grande utopia ma l’imprenditore ci crede ed è certo che si possa portare nuova linfa al mondo dell’informazione.
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