Confermata la data del 9 novembre per il corso di giornalismo costruttivo organizzato insieme a Gazzetta d’Asti.
Una giornata di formazione riservata ai giornalisti inserita nella programmazione della formazione continua prevista dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, dedicata al giornalismo costruttivo e agli strumenti per dire NO al giornalismo della paura, SÌ al giornalismo delle soluzioni. L’incontro si terrà martedì 9 novembre 2021 dalle 9 alle 13 presso l’Università di Asti, Piazzale Fabrizio De Andrè, ed è stato organizzato dall’Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo insieme alla Gazzetta d’Asti, dove nel pomeriggio seguirà una sessione di laboratorio di giornalismo costruttivo riservata esclusivamente ai redattori del giornale.
Di fronte a titoli strillati in continuazione su crisi, corruzione, violenza e scandali, molti decidono di non informarsi più. Questo non è solo un male per il settore dell’editoria e delle notizie, ma nuoce alla democrazia e alla società intera distruggendo la fiducia delle persone, rendendo più difficile per noi immaginare un mondo migliore.
La credibilità dei media non è mai stata così bassa: in Italia, secondo un sondaggio dell’Università degli Studi dell’Insubria, la professione di giornalista è diventata meno credibile di quella di un parrucchiere, e la credibilità di un blogger è inferiore a quella di una badante. Il 55% del campione sostiene che l’informazione non coinvolge più come prima perché spettacolarizza ogni cosa pur di avere attenzione.
Ogni giorno ciascuno di noi si affida alle notizie per comprendere il mondo, poter fare scelte adeguate relative alle nostre vite e dare il nostro contributo alla società. Ma c’è un problema: invece che aiutarci a compiere dei passi avanti, le notizie ci lasciano spesso una sensazione di impotenza, frustrazione, rabbia, fino all’assuefazione, rendendoci infine apatici, disillusi e disinteressati.
Le notizie non dovrebbero essere così: dovrebbero anche mostrare come le comunità, le istituzioni, le organizzazioni e le persone lavorano ogni giorno per migliorare il mondo in cui viviamo. Ovviamente avremo sempre bisogno anche di bravi giornalisti che denuncino le cose che non vanno, garantendo il buon funzionamento della democrazia e il rispetto dei diritti di tutti, ma è importante che le notizie ci aiutino a vedere anche le soluzioni in grado di rispondere ai problemi che vengono denunciati, raccontando cosa funziona e cosa non funziona, e perché.
Siamo protagonisti di un grande cambiamento. Sono sempre di più gli editori e i giornalisti, oltreconfine, che hanno colto i molteplici vantaggi di questo nuovo approccio, chiamato “giornalismo costruttivo” e che hanno deciso di raccontare le notizie in un modo nuovo, in grado di dare fiducia ai lettori, raccontando storie su come possono essere risolti i problemi, riportando casi di successo di situazioni difficili simili già risolte da altri nel passato.
Non si tratta di addolcire la realtà, né di guardare solo al rovescio della medaglia, ma di raccontare i fatti come realmente sono, contestualizzandoli in un quadro più ampio, in grado di fornire una visione più comprensibile e orientata alla soluzione, oltre che al problema. Solo in questo modo sarà possibile restituire credibilità ai giornalisti e ai media, e fiducia sul futuro che ci aspetta.
Durante la formazione, verranno presentati casi studio, esempi pratici ed esperienze di successo di media che hanno deciso di investire su questo nuovo modello di informazione.
I giornalisti interessati ai crediti formativi possono iscriversi al corso sulla piattaforma Si.ge.f..
Iscriviti alla Newsletter
Iscriverti alla nostra Newsletter ti darà l’opportunità di ricevere contenuti esclusivi pensati per te, comunicazioni, segnalazioni di eventi e indicazioni su come tornare ad avere un buon rapporto con l’informazione.