Redazione
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La prima volta che mi sono imbattuta nel giornalismo costruttivo mi ha conquistata. Non tanto per ciò che è – cosa che avrei scoperto con il tempo – ma per la chiarezza con cui mi si è definito cosa non è. Raccontare il giornalismo costruttivo può apparire a volte semplicistico, così tanto da far confondere le idee e lasciare perplessità in merito all’autenticità di un articolo di giornale.Di seguito ho delineato 6 aspetti che non appartengono al giornalismo costruttivo.
Non osanna gli eroi.
Le storie che racconta il giornalismo volto alle soluzioni non glorifica un singolo individuo ma racconta un processo che la storia del protagonista può semplificare e rendere più accessibile. Partire dall’individuo per raccontare un fenomeno, per esempio, è costruttivo.
Non prevede articoli di favore.
Un articolo che guarda alla soluzione non è uno spot pubblicitario di un prodotto o di una azienda. È certamente possibile raccontare una storia di successo – anche aziendale- ma occorre farlo con una certa cura e attenzione. Per questo esiste il Brand Journalism, che può essere costruttivo quando è rispettoso ed etico.
Non lancia opinioni personali
L’obiettività è un’illusione mentre l’equità è ciò a cui dovrebbe ambire un giornalista costruttivo. Negli articoli è impossibile non metterci del proprio ma occorre donare la visione più ampia possibile della situazione. Quanto alle soluzioni: via libera a quelle possibili coinvolgendo chi le ha messe in atto o ci sta lavorando. Niente voli pindarici e poco concreti di chi scrive. Non sono utili per il lettore. Il giornalista non fornisce soluzioni, le mostra.
Non è positivo a tutti i costi
Il giornalismo positivo è quello da “gattino salvato dall’albero” quello costruttivo ci racconta come fare a salvare un gattino se finisce sull’albero. Chiaro no? Non è la storia positiva fine a sé stessa ma ciò che insegna. Le buone notizie tout court hanno meno impatto di quelle che guardano alle soluzioni e generano la call to action.
Non trova spazio nella “terza pagina” o in fondo al TG
Le storie scritte con le regole del giornalismo costruttivo sono una scelta editoriale importante e trovano spazio anche nelle prime pagine. Non sono parte di una rubrica o di uno spazio dedicato, sono l’informazione stessa.
Non è un giornalismo che sposa la causa
Quando una storia è costruttiva racconta uno scenario, offre la soluzioni ma non prevede che il giornalista – o la testata – si elegga a paladino della causa. Non è questo il ruolo di chi scrive.
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